Capita che durante la prenotazione di una risonanza magnetica, ci chiedano se abbiamo la risonanza “aperta” oppure “chiusa”.
Il nostro macchinario è, cosiddetto, “chiuso”: si tratta di un tubo del diametro di 70 cm.
Qual è la differenza tra risonanza magnetica “aperta” o “chiusa”?
La risonanza aperta non permette di eseguire tutti gli esami e non ha un alto campo magnetico: ciò influisce negativamente sulla qualità delle immagini.
Inoltre, in questo macchinario, i lati aperti sono tre: testa, piedi e un fianco. Il “soffitto” della macchina è basso e i soggetti claustrofobici patiscono comunque l’esame e quelli obesi non possono eseguirlo.
La nostra macchina anche se chiusa, risulta confortevole.
Inoltre il paziente è dotato di un canale di comunicazione diretto con il tecnico radiologo (presente per tutta la durata dell’esame) per esprimere in maniera tempestiva ogni tipo di difficoltà.