PATOLOGIE

Cheratosi Attinica

Cos’è la cheratosi attinica?
Le cheratosi attiniche sono delle lesioni polimorfe di aspetto e dimensioni variabili, di solito sono delle piccole chiazze eritematose e desquamative o ipercheratosiche anche a seconda delle sedi e del tempo in cui sono presenti, localizzate prevalentemente nelle zone di foto esposizione segno di un danno cronico, quindi il dorso delle mani, il volto e il cuoio capelluto.

Sono importanti perché, in una percentuale variabile, queste lesioni, come dimostrano gli studi internazionali, possono trasformarsi in una forma di carcinoma spino cellulare invasivo. Molto spesso le cheratosi attiniche sono dei precursori o delle forme iniziali di carcinoma o forme molto iniziali di carcinomi spino cellulari insitu. Per i pazienti è molto importante l’individuazione e soprattutto trattare quello che viene definito il campo di cancerizzazione, ovvero tutta l’area che sta attorno alla cheratosi attinica che può essere spia e anche localizzazione di cheratosi non ancora visibili clinicamente ma presenti a livello istologico.

 

Quali sono i fattori di rischio?
I fattori di rischio principale per lo sviluppo di cheratosi attinica sono i pazienti che hanno un fototipo chiaro secondo Fitzpatrick da 1 a 2, la fotoesposizione cronica. Il danno da cheratosi attinica è un danno cronico che si instaura spesso dopo i 60 anni di età espressione di un’esposizione ai raggi UVA e UVB non corretta fatta in giovane età, l’immunosoppressione che può essere iatrogena quindi dovuta a patologie immunitarie o non iatrogena dovuta a terapie immunosoppressive per varie patologie anche i pazienti con trapianti renali a causa dell’immunosoppressione sono pazienti molto condizionati dallo sviluppo di numerose e anche forme più aggressive di carcinomi spino cellulari.

 

Come prevenire la cheratosi attinica?
La prevenzione, come per tutti i danni da sole, è quella di imparare a proteggere la nostra cute su tutte le zone foto esposte non solo durante l’estate ma anche quando ci esponiamo al sole nei periodi non canonici, quindi la classica passeggiata al lago o la gita in montagna. Quindi deve essere una foto esposizione assoluta soprattutto vincolata dal proprio fototipo e tutto l’anno.


Quali sono le cure?
Quando si va a trattare una singola lesione o due-tre lesioni, ovvero un numero esiguo, i metodi distruttivi come la crioterapia, la diatermocoagulazione e la laser terapia possono essere efficaci. Più importanti sono invece i trattamenti di cheratosi diffuse, il cosiddetto campo di cancerizzazione dove bisogna trattare in maniera uniforme tutta l’area dove le  cheratosi attiniche si sono localizzate.

 

Oggi abbiamo a disposizione dei farmaci topici, che hanno azione diretta sull’infiammazione sul sistema immunitario cutaneo per far regredire le cheratosi attiniche, oppure la terapia fotodinamica a disposizione in Clinica San Martino, che è una terapia di superficie dove in ambulatorio, tutta l’area da trattare, viene coperta con un farmaco fotosensibilizzante e immunomodulante sulle cellule atipiche delle cheratosi attiniche: dopo l’inclusione di questo prodotto per 2 ore e mezza il paziente viene sottoposto a un’emissione di luce rossa con una particolare lunghezza d’onda che crea una reazione fotochimica che permette di distruggere le cheratosi attiniche e tutto il campo di cancerizzazione.

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