PATOLOGIE
Encondroma
Cos’è l’encondroma?
L’encondroma è un tumore benigno ed è il tumore osseo primitivo della mano più comune.
Questo tumore si localizza tipicamente a livello della falange prossimale delle dita, anche se tutte le ossa lunghe della mano possono essere interessate.
Si manifesta con uguale frequenza in entrambi i sessi tra la seconda e la quarta decade di vita.
È fondamentale consultare un ortopedico specializzato in chirurgia della mano per una valutazione accurata e un piano di trattamento personalizzato in base alla gravità dei sintomi e alla condizione individuale. Il trattamento tempestivo e adeguato può aiutare a migliorare la qualità della vita per chi soffre di encondroma.
Presso la Clinica San Martino è possibile avvalersi della valutazione e del trattamento in modo integrato da parte di medici specializzati nella chirurgia della mano e del polso e di terapisti della mano che seguono il paziente dalla diagnosi fino a completamento del percorso riabilitativo.
Quali sono i sintomi di un encondroma?
L’encondroma spesso è asintomatico e viene diagnosticato come reperto collaterale quando vengono eseguiti esami strumentali per altri motivi quali ad esempio radiografie per traumi alla mano.
Quando sintomatico, l’encondroma si manifesta con:
- Comparsa di una tumefazione progressiva a livello di una falange di un dito
- Dolore legato a fratture della falange in cui si è sviluppata la neoformazione
- Fratture delle falangi colpite per traumi anche lievi
- Fratture patologiche
Quali sono le cause dell’encondroma?
Non è stata identificata una causa precisa che porta a sviluppare un encondroma. La sua insorgenza è legata a mutazioni genetiche del DNA, che portano alla differenziazione anomala di alcune cellule in tessuto cartilagineo anziché in tessuto osseo. Non si ritiene che vi sia un nesso specifico con esposizione a radiazioni o ad agenti chimici.
Diagnosi: quali esami sono necessari in caso di encondroma?
La diagnosi è suggerita dalla sintomatologia, dalla presenza di segni clinici e supportata dalla esecuzione di RX. In casi particolari può essere necessario eseguire una diagnostica per immagini di secondo livello.
- Anamnesi: il chirurgo della mano presterà attenzione ai sintomi lamentati dal paziente, inquadrandoli dal punto di vista diagnostico
- Esame obiettivo: il chirurgo della mano condurrà un esame fisico ed interpreterà i segni riscontrati
- RX della mano e del dito interessato: spesso viene evidenziata una lesione con rarefazione ossea, rigonfiamento del profilo osseo e assottigliamento della corticale della falange, di solito in sede metaepifisaria. La corticale dell’osso può apparire discontinua per la presenza di fratture.
Quali sono le terapie per l’encondroma?
La terapia dell’encondroma è chirurgica.
In caso di lesioni di piccole dimensioni, asintomatiche e riscontrate pertanto in modo casuale, è possibile non porre indicazione a procedere immediatamente con l’intervento chirurgico. Viene consigliato un monitoraggio della lesione mediante esami radiografici ripetuti nel tempo.
Terapia chirurgica: di lesioni sintomatiche, di dimensioni rilevanti o associate a frattura, è necessario procedere ad un trattamento chirurgico.
L’intervento consiste nello svuotamento della lesione e nel riempimento della cavità con un innesto. Questo può essere costituito da tessuto osseo prelevato dal polso o dalla cresta iliaca oppure essere osso sintetico.
Come si svolge il decorso postoperatorio dopo intervento per encondroma?
In fase postoperatoria si mantiene una medicazione con garze sterili, ovatta e un bendaggio della mano per circa 10 giorni, durante i quali si deve evitare di bagnare la ferita e di eseguire sforzi. Il dito operato viene protetto da un tutore personalizzato in materiale termoplastico per alcune settimane. E’ opportuno evitare lavori manuali gravosi fino a 8 settimane dopo l’intervento.
Un terapista della mano seguirà il paziente nel postoperatorio insegnando gli esercizi utili alla ripresa della funzione della mano operata ed illustrando le modalità di trattamento della cicatrice chirurgica, prevenendo esiti cicatriziali.
Quali sono i tempi di recupero da un intervento per encondroma?
2-6 settimane di riposo relativo.
8 settimane giorni di astensioni da attività manuali pesanti.
In 4-6 settimane dall’intervento è normalmente possibile la ripresa della maggior parte delle attività lavorative.
Medici
Dr. Marco Necchi
Medico Chirurgo – Ortopedico
Chirurgia della mano e del polso
Dott.ssa Cecilia Sesini
Fisioterapista della mano e del polso
Dr. Andrea Ghezzi
Medico Chirurgo – Ortopedico
Chirurgia della mano e del polso
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