Test neuropsicologici, esami diagnostici e un percorso clinico studiato per il paziente
La memoria, ovvero la capacità di acquisire, conservare e rievocare le informazioni, è una delle funzioni cognitive che concorrono a formare la nostra idea di intelligenza, competenza, performance cognitive ma anche all’estremo opposto decadimento intellettivo, demenza, malattia di Alzheimer.
È indispensabile per recuperare ricordi recenti o remoti e per collocarli in una corretta sezione temporale. Serve inoltre per ricordare i nomi delle persone o degli oggetti che ci circondano, o le regole per costruire le frasi con cui quotidianamente comunichiamo, per svolgere alcuni semplici calcoli.
Capita, a volte, di andare incontro ad un processo di decadimento intellettivo, ovvero alla perdita delle varie funzioni cognitive (in primis della memoria, ma anche dell’attenzione, del linguaggio, dei gesti, della pianificazione, della capacità di fare ragionamenti); questo accade per una serie di cause, principalmente di tipo neurodegenerative (Malattia di Alzheimer), ma anche vascolari (ischemia o emorragia) oppure ancora a causa di traumi cranici, processi tumorali, disturbi del circolo liquorale.
La diagnosi
Per diagnosticare i Disturbi della Memoria ci si avvale di un percorso strutturato che comprende diversi step.
La valutazione neurologica parte dall’analisi della storia clinica del paziente (raccolta anamnestica) e si esplica poi con l’esame obiettivo neurologico e con lo studio delle funzioni cerebrali, effettuato prescrivendo al paziente esami ematici generali e indagini neuroradiologiche (TAC o RMN encefalo).
Presso la Clinica San Martino di Malgrate, la Dott.ssa Danila Beltrame, psicoterapeuta e neuropsicologa, sottopone il paziente a una serie di test neuropsicologici attraverso un esame dettagliato e mirato delle varie funzioni intellettive, come la memoria nelle sue diverse componenti (anterograda, episodica, di lavoro…), il linguaggio (comprensione ed espressione), l’attenzione (selettiva, multicanalizzata, shift), le abilità visuo-spaziali, le funzioni logiche non verbali, la pianificazione, ecc.
Dalla valutazione neuropsicologica emergerà un giudizio che darà una stima sia quantitativa (QUANTO ricordo, sto attento, ragiono, parlo …) che qualitativa (COME ricordo, sto attento, ragiono, parlo …) delle performance cognitive del paziente, restituendo allo stesso le modalità con cui poter ottimizzare i risultati ottenuti.
Dopo aver eseguito gli accertamenti il Team (neurologo e neuropsicologa) consegneranno al paziente una diagnosi, un’eventuale terapia (farmacologica o non farmacologica che potrà, in alcuni casi, consistere in un percorso di riabilitazione cognitiva o di potenziamento cognitivo oppure in un percorso di tipo psicologico) e, se necessario, l’esecuzione di ulteriori approfondimenti.
Per avere maggiori informazioni sul servizio “Disturbi della Memoria” di Clinica San Martino.