Fisioterapia dopo una meniscectomia

Che cos’è la meniscectomia?

Un menisco rotto va eliminato. In passato, il trattamento delle lesioni meniscali traumatiche prevedeva un intervento chirurgico invasivo con asportazione dell’intero menisco lesionato. Oggi, la più moderna tecnica artroscopica, mini-invasiva, consente di asportare solo la porzione di menisco lesionato, praticando soltanto dei piccoli fori, di circa 1 cm, attraverso i quali si inserisce una telecamera e gli strumenti chirurgici. A tal proposito il chirurgo cercherà di risparmiare il più possibile l’integrità meniscale in quanto il rischio di alterazioni degenerative a carico del ginocchio è direttamente proporzionale alla quantità di menisco asportato.
 

Quali sono i tempi di recupero dopo una lesione del menisco?

La riabilitazione del ginocchio trattato chirurgicamente con artroscopia è molto più semplice di quella necessaria dopo un intervento invasivo. Il trattamento riabilitativo ha come obiettivi principali il riacquisto della completa mobilità e funzionalità del ginocchio e va stabilito un percorso ad hoc.
 
La riabilitazione dopo lesione meniscale è più rapida se la parte di menisco lesionata viene rimossa chirurgicamente. In questo caso il paziente è solitamente in grado di camminare già dopo uno o due giorni dall’intervento e può ritornare alle normali attività dopo qualche settimana (2-6 settimane in rapporto all’entità e alla localizzazione della lesione).
Il processo riabilitativo è invece più lungo se il menisco viene riparato chirurgicamente (intervento di saturazione). In questo caso si dovrà camminare con l’ausilio delle stampelle per quattro settimane ed un completo ritorno all’attività sportiva sarà possibile soltanto dopo quattro/sei mesi.
 
Abbiamo chiesto al nostro Fisioterapista, il Dr. Serhiy D’avino, e ci ha spiegato che la fisioterapia deve in ogni caso iniziare sin dalle prime ore dopo l’intervento, per evitare l’instaurarsi di aderenze della capsula articolare. Una terapia ottimale deve includere:
 

  • terapia manuale;
  • riabilitazione propriocettiva dell’arto inferiore;
  • esercizi di rinforzo dei gruppi muscolari deboli;
  • tecar terapia.

 
È sempre importante, anche a distanza di diversi mesi dall’intervento, eseguire una valutazione della biomeccanica del ginocchio. Per fare ciò il fisioterapista analizzerà non solo i movimenti funzionali del ginocchio, ma anche i micro movimenti di scivolamento e torsione (che sono fondamentali per un’ottima funzionalità, ma che spesso al paziente risultano impercettibili) i quali, se alterati, possono causare nel tempo scompensi, problemi di funzionalità e dolore anche in altri distretti del corpo.
 

La riabilitazione

Il programma riabilitativo è personalizzato per ogni paziente in base al tipo di problema, l’intervento e le condizioni iniziali del soggetto al momento della riabilitazione.
 
Attraverso diverse tecniche e strumenti si inizierà un precoce recupero della mobilità e della forza, sempre rispettando le tempistiche di guarigione del tessuto operato. In primis sarà opportuno il recupero delle attività quotidiane, per poi ritrovare (per i pazienti sportivi), i corretti gesti atletici come la corsa o i salti.

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