REPARTO CHIRURGICO

Chirurgia Urologica

Gli specialisti in Ortopedia e Traumatologia si occupano della diagnosi e del trattamento delle patologie dell’apparato locomotore che riguardano specificatamente:

 

  • Colonna vertebrale
  • Grandi articolazioni: spalla – gomito – polso – anca – ginocchio – caviglia
  • Mano
  • Piede
  • Muscoli
  • Tendini
  • Legamenti

 

Il percorso diagnostico delle patologie ortopediche in Clinica San Martino ha inizio con la Visita Ambulatoriale e prosegue con gli accertamenti diagnostico-strumentali (Esami radiografici – Risonanza magnetica – Tac – Esami di laboratorio specifici).
In tale maniera si riesce a formulare una diagnosi di certezza e indirizzare il paziente al trattamento conservativo o chirurgico specifico per la patologia in atto.

Clinica San Martino è in grado di assicurare il completo trattamento delle principali patologie acute e croniche dell’apparato locomotore grazie ad una equipe altamente specializzata per procedure di cura all’avanguardia.

Allergia Respiratoria

L’allergia respiratoria è probabilmente, perlomeno in Italia, la forma più comune di allergia.
Si calcola che la prevalenza dell’allergia respiratoria in Italia sia del 15-20%, ciò significa che il 15-20% circa della popolazione soffre di oculorinite allergica o asma bronchiale o entrambe.
L’asma bronchiale, in particolare, rappresenta un’importante causa di cronicità e di disabilità, e costituisce un importante impatto sui costi socioeconomici.
L’allergia respiratoria rappresenta il “prototipo” delle reazioni allergiche immediate ed è comunemente legata alla produzione, da parte del sistema immunitario, di immunoglobuline (anticorpi) dette IgE e rivolte verso gli allergeni che agiscono per via inalatoria (es. pollini, acari, muffe).

Le manifestazioni dell’allergia respiratoria possono comprendere oculorinite (prurito e/o  bruciore oculare, prurito nasale e starnutazione, ostruzione nasale, ecc.) e asma bronchiale: l’asma bronchiale è molto spesso di natura allergica e si può manifestare con dispnea, tosse secca, respirazione sibilante e sensazione di costrizione toracica, spesso con sintomatologia oculorinitica associata.

I più comuni allergeni inalanti comprendono:
  • pollini di piante erbacee (graminacee, parietaria, artemisia, lanciuola, ambrosia)
  • pollini di piante arboree (cipresso, nocciolo, betulla, platano, olivo)
  • acari della polvere (Dermatophagoides)
  • micofiti (muffe) ambientali, ad es. alternaria, cladosporium, aspergillus
  • derivati animali (gatto, cane, coniglio, criceto, cavallo, ecc.)

Vi sono poi allergeni inalanti responsabili di allergie professionali, ad es. farine di cereali, polveri di legno, lattice di gomma naturale, ecc. Gli allergeni pollinici sono responsabili di sintomatologia in genere stagionale, legata al periodo di fioritura della pianta alla quale il Paziente è allergico (es. primavera per le graminacee o le betulle, settembre per l’ambrosia).

Gli acari della polvere, le muffe e i derivati animali sono invece responsabili di sintomatologia cosiddetta persistente, ovvero che si può manifestare tutto l’anno, senza caratteristiche di stagionalità.
  • Prick-test: il prick-test (cutireazioni a lettura immediata) è il test diagnostico di primo livello per le allergie respiratorie: si tratta di un test diagnostico molto accurato per la diagnosi delle allergie respiratorie, di rapida esecuzione, economico e sicuro. I prick-test si eseguono praticando attraverso una goccia di estratto allergenico liquido posizionata sulla superficie volare degli avambracci una leggerissima puntura (prick) con una apposita lancetta: per gli allergeni respiratori viene testato un pannello standard di circa 20 allergeni, che comprende quelli più comunemente responsabili di allergia respiratoria; sono poi disponibili ulteriori allergeni da testare in base alle indicazioni del singolo Paziente. La lettura dei risultati viene fatta dopo 15 minuti: se in corrispondenza di un determinato prick dopo 15 minuti compare un pomfo vuole dire che si è sensibilizzati nei confronti di quel determinato allergene. per l’esecuzione dei prick-test bisogna non assumere farmaci anti-istaminici da almeno 7 giorni.
  • Ricerca IgE specifiche: la ricerca delle IgE specifiche si esegue con un normale prelievo ematico: consiste nel cercare e dosare le immunoglobuline E (IgE), che sono le responsabili dell’allergia respiratoria, rivolte verso i vari allergeni respiratori. La ricerca delle IgE specifiche rappresenta un test di “secondo” livello, utile quando non è possibile eseguire le prove cutanee (prick-test) o per chiarire dubbi: attualmente è possibile eseguire il dosaggio delle IgE specifiche rivolte non solo verso una miscela di allergeni (ad esempio un polline o un alimento contengono tantissime proteine allergeniche, diverse tra di loro), ma verso una specifica proteina allergenica (cosiddetti allergeni ricombinanti) di quel singolo polline (o alimento): ciò riveste importanti applicazioni nella pratica clinica, come ad esempio la possibilità di orientare con più precisione un’eventuale terapia desensibilizzante (vaccino) nel caso di allergia respiratoria o di “stratificare” il rischio in caso di allergia alimentare (un singolo alimento può contenere diverse proteine allergeniche, e a seconda di quali di queste il Paziente risulta sensibilizzato, sarà diverso il rischio di manifestare reazioni severe in seguito all’ingestione di quell’alimento). I dosaggio delle IgE specifiche rappresenta in ogni caso un’indagine di secondo livello, la cui indicazione deve essere posta dallo specialista allergologo.

La terapia delle allergie respiratorie si può avvalere di farmaci anti-istaminici, anti-infiammatori (cortisonici) per via orale o sottoforma di spray nasali o spray per via inalatoria, farmaci ad azione broncodilatatrice (spesso in formulazioni inalatorie per asma in cui vengono associati ai cortisonici);  vi sono poi a disposizione farmaci biologici che possono essere utilizzati in alcuni particolari fenotipi di asma grave.
Fondamentale poi la prevenzione, che consiste, quando possibile, nell’allontanamento dell’allergene responsabile, ad esempio misure di “bonifica” ambientale in caso di allergia ad acari o a micofiti.
Infine, nell’allergia respiratoria, una terapia importante e molto efficace è l’immunoterapia specifica (vaccino): consiste nella desensibilizzazione del Paziente allergico attraverso la somministrazione in maniera graduale e costante dell’estratto allergenico in modo che il sistema immunitario riesca a tollerare quel determinato allergene; esiste la possibilità di fare il vaccino per gran parte degli allergeni respiratori.
Sono a disposizione sia vaccini per via orale che per via iniettiva (sottocutanea).
Affinchè risulti pienamente efficace Il vaccino va praticato per un periodo di almeno 3 anni.

Medici